CANTI DELLA PATRIA E DELLA LIBERTÀ
|
La nascita del Rito Simbolico, avvenuta a Torino l’8 ottobre 1859 durante la II guerra d’indipendenza nazionale, ad opera della R.·.L.·. Ausonia, coincide, come ai profani è poco noto, con la costituzione di una vera e propria Massoneria Nazionale, nonché con la realizzazione dell’unità italiana. Infatti prima del 1859 non esisteva in Italia una comunione massonica nazionale. A somiglianza di quella che era la situazione politica delle varie Regioni – alcune già indipendenti, altre ancora soggette a dominazioni straniere – anche nel campo massonico vi era disparità di Logge appartenenti a vari Riti, in maggioranza dipendenti dai Supremi Consigli di Francia ed in misura minore di altri paesi. Il 20 dicembre di quello stesso anno 1859 la Loggia Ausonia si costituiva solennemente in Grande Oriente Italiano. Nei primi mesi del 1860 venne unanimemente deliberato di affidare il maglietto di Gran Maestro al Fratello Cavour, progetto non realizzato per l’immaturo passaggio all’Oriente Eterno del grande statista, degnamente sostituito nel prestigioso incarico dal suo delfino Costantino Nigra, autorevole membro della “Ausonia”. Questi e altri fatti, che sarebbe lungo, e forse noioso, narrare, fanno del Rito Simbolico Italiano un protagonista della Patria e della Libertà. Basti qui dire che il Rito Simbolico Italiano, a seguito dell’ordine di Mussolini, non si sciolse, tant’è che oggi, per questo suo precedente, si definisce “Sentinella dell’Ordine”, votato a custodire comunque la fiamma iniziatica, nelle mani gli strumenti dell’arte e nel cuore l’esoterismo.Come disse il Fratello Martin Luther King in un suo celebre discorso:
« Ho un sogno […] Risuoni il canto della libertà! Quando questo accadrà, quando consentiremo alla libertà di cantare, quando faremo sì che il suo canto si elevi da ogni podere e dal più piccolo villaggio, da ogni stato e da ogni città, allora, noi renderemo più vicino il giorno in cui tutti i figlioli di Dio, neri e bianchi, ebrei e laici, protestanti e cattolici, riusciranno a congiungere le loro mani e a cantare con le parole di un antico spiritual“Finalmente liberi, finalmente liberi. Grazie, o Dio onnipotente, siamo finalmente liberi.” »
Questo testo di canti è dedicato a tutti i Sognatori, costruttori del Tempio dell’Umana Famiglia.
Montefiore Conca, 29
Settembre 2002
Collegio Bononia del Rito Simbolico Italiano
a cura di
Moreno Neri
Si ringrazia per la
documentazione fornita il Maestro
Bruno Belardi
della Corale
“EUROPA E LIBERTÀ” di San Pietro in Vincoli – Ravenna