Gran Loggia del Rito Simbolico Italiano e convegno su “Nuovo Risorgimento” a Marsala PDF
Venerdì 17 e sabato 18 maggio 2013 il centro di Marsala – la capitale europea del vino – ha visto sciamare per le sue strade circa 180 Fratelli Massoni giunti da ogni parte d’Italia rispondendo di buon grado all’invito del Serenissimo Presidente del Rito Simbolico Italiano avv. Giovanni Cecconi.
I convenuti sono stati accolti “alla grande” dall’amministrazione comunale presieduta dal Sindaco Giulia Adamo.
L’evento è stato organizzato dai Fratelli Giuseppe Briguglio, Ariberto Buitta, Vincenzo Giambanco e Vincenzo Vitrano, affiancati a Marsala dall’insostituibile aiuto della dott.ssa Gabriella Tranchida, presidente del Museo Civico marsalese che ospita, anche al complesso San Pietro, le numerose manifestazioni culturali che hanno luogo nel corso dell’anno, testimonianza di un lodevole impegno di divulgazione culturale. L’evento era stato presentato nei giorni precedenti dall’Assessore alla Cultura Patrizia Montalto e all’incontro erano presenti alcuni rappresentanti della Massoneria del Rito Simbolico Italiano, Ariberto Buitta, Giovanni Milazzo e Vincenzo Vitrano,
Nella mattinata del 17 maggio con l’omaggio alla tomba monumentale, in forma di piramide, di Abele Damiani (1835-1905) nel camposanto e con la scopertura di una lapide commemorativa dell’evento apposta sulla sua casa nel centro di Marsala si è aperta – alle ore 11 – in via XI Maggio la due giorni culturale della Gran Loggia del Rito Simbolico Italiano. Abele Damiani, patriota siciliano che aveva tentato dieci giorni prima di Calatafimi di sollevare i suoi marsalesi, dopo la repressione si rifugiò a Malta. Avuta notizia dello sbarco dei Mille a Marsala, Damiani raggiunse Garibaldi a Milazzo e fece tutta la campagna militare fino alla conclusione della spedizione.
Nominato sindaco di Marsala nel 1861, nel 1862 partecipò alla spedizione garibaldina che mirava a liberare Roma e dopo lo scontro di Aspromonte, venne arrestato e imprigionato per alcuni mesi nella fortezza di Bard in Val d’Aosta. Nel 1863 costituì la prima loggia massonica marsalese; nel 1865 organizzò il Meeting per l’abolizione della pena di morte e la soppressione delle corporazioni religiose. Il 18 novembre dello stesso anno 1865, appena trentenne, venne eletto deputato al parlamento per la IX legislatura. Fu eletto poi ininterrottamente fino alla XIX legislatura (1880-1895) e nominato Senatore a vita nel 1898. Come ha scritto un suo biografo, Giovanni Alagna: “La carriera politica di Abele Damiani è esemplare per capire attraverso quale aspro tirocinio si è formata la classe dirigente risorgimentale, a cui va riconosciuto il merito di avere unificato l’Italia: cospirazione, carcere,
impegno militare, organizzazione del consenso attraverso l’attività politica e sociale, e infine elezione al parlamento”. Il Fr. Libero Muratore e patriota risorgimentale marsalese Abele Damiani, nominato sindaco di Marsala nel 1861, presto rinunziò alla sindacatura per recarsi a Torino dove si tenne in rapporto coi più cospicui elementi del Risorgimento, collaborando a Il Diritto, primo giornale a carattere veramente italiano. In quello stesso anno il Rito Simbolico Italiano, nato nel 1859 ad opera della Loggia Massonica Ausonia di Torino, diede vita al Grande Oriente Italiano, regolare e sovrano, sganciato da qualsiasi dipendenza estera.
Nel pomeriggio, nella Sala Conferenze della Biblioteca Comunale si è svolta la Gran Loggia, l’Assemblea annuale dei delegati del Rito Simbolico Italiano. I lavori,
che hanno avuto una scansione temporale e di contenuti, affini al messaggio inviato dal Gran Maestro del G.O.I., Fratello Gustavo Raffi, impossibilitato ad intervenire personalmente, hanno ulteriormente ribadito i principi e la funzione della Massoneria all’interno delle Logge, nella vita del Rito e nell’ambito sociale.
In contemporanea si è anche aperta l’esposizione documentaria su “La presenza massonica a Marsala” a cura della Biblioteca comunale e dell’Archivio Storico diretto da Milena Cudia. Un ampio spazio è stato dedicato alla mostra filatelica storica-massonica curata dal Dott. Aldo Bonfanti, presidente dell’Associazione Filatelica Lilibetana, e consistente in una collezione privata in possesso dello stesso Bonfanti sulla Massoneria e sui famosi personaggi storici aderenti ad essa. Alle ore 18,30, chiusi i Lavori rituali, l’incontro dei vertici della Gran Loggia con le Autorità cittadine e i rappresentati dell’Ordine e dei Riti.
Sabato 18 maggio dalle ore 9,00 alle ore 18,30 sono ripresi i lavori nello splendido Oratorio di Santa Cecilia, dove si è svolto un seguitissimo Convegno sul tema “Nuovo Risorgimento” organizzato dal Rito Simbolico Italiano e dalla Loggia Regionale Oreto, con il patrocinio del Comune di Marsala. Il convegno ha avuto una splendida partecipazione della popolazione e degli studenti marsalesi aldilà di ogni aspettativa.
In assenza del Gran Maestro Gustavo Raffi, trepidamente atteso, i lavori sono stati aperti dall’avv. Cecconi e sono proseguiti con gli interventi dello storico Arturo Menghi Sartorio con una allocuzione su “Le vie dell’unità nazionale”. A seguire lo studioso del Risorgimento avv. Renato Scarpa ha presentato “La Repubblica Romana del 1849 come archetipo di stato moderno” a cui ha fatto seguito e completamento il prof. Marco Cuzzi dell’ Università degli Studi di Milano con un percorso “Dalla Unità alla Costituzione repubblicana”. La prof. Anna Maria Isastia dell’Università La Sapienza di Roma ha illustrato il non sempre conosciuto ruolo de “La partecipazione femminile al processo unitario”. Il volume In nome dell’Uomo del G.M. Gustavo Raffi è stato presentato da Giovanni Cecconi e dal prof. Antonio Panaino.
La mattinata volge al termine con la presentazione dei documenti reperiti presso la biblioteca comunale dalla direttrice Milena Cudia quale testimonianza della tradizione massonica marsalese.
Sempre nel Complesso museale San Pietro l’amministrazione comunale ha offerto un pranzo dal menù tipicamente siciliano ai Fratelli e ai numerosissimi convenuti che non sempre avevano sentito parlare in termini tanto appropriati di Massoneria.
Nel pomeriggio, ancora nell’Oratorio ricco di simbologia esoterica, i lavori sono proseguiti aperti da un coraggiosissimo discorso dell’Assessore alla Pubblica Istruzione dott.ssa Eleonora Lo Curto, che ha sottolineato come i Massoni abbiano contribuito non solo all’unità nazionale ma anche al suo sviluppo sociale e democratico lodando l’unità di intenti tra le professione di fede del Rito Simbolico Italiano, del Grande Oriente e della Massoneria Universale e la politica comunale e si è augurata che un interscambio culturale e politico possa continuare tra il Rito e la squadra di governo della città di Marsala. In un momento in cui i “politici” prendono le distanze dalla Massoneria le dichiarazioni dell’on. Lo Curto sono state come un faro di speranza e di rinnovamento verso un nuovo risorgimento di questa Italia tanto povera di Ideali. Il saggista Moreno è poi intervenuto su “La crisi delle ideologie”, mentre Vinicio Serino dell’Università di Siena ha parlato di “Laicità dello stato, dignità della persona ed Unione Europea”. I lavori si sono conclusi col tema “Ricostruzione della cittadinanza: Ruolo della Massoneria nel XXI secolo” svolto da Antonio Panaino dell’Università di Bologna.
Durante il convegno sono stati consegnati gli attestati agli alunni che hanno frequentato gli incontri sulla Massoneria tenuti nel corso dell’anno scolastico a Marsala.
Dopo il convegno, tutti a visitare le storiche Cantine Florio, in cui si è tenuto un buffet dove i Fratelli Simbolici hanno goduto dell’amabile compagnia del Sindaco Giulia Adamo. Il nutrito programma si è concluso alle ore 21,30 presso il Teatro Impero con l’evento lirico “Giuseppe Verdi tra lirica e narrazione” nel bicentenario della sua nascita.
Parlare di successo sarebbe riduttivo e ci si lascia, in piena Armonia, con un prossimo arrivederci a Marsala. Con ogni probabilità per affrontare un tema “sensibile” della Massoneria del XXI secolo: quello delle Donne.
Dialogo e verità,
la strada maestra per vivere la Fratellanza.
Il messaggio del Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Gustavo Raffi alla Serenissima Gran Loggia del Rito Simbolico Italiano
Trasmettere lo spirito dei simboli è il primo dovere di un Iniziato. Ma anche le parole degli uomini del dubbio devono avere sempre un senso, e costruire novità nella storia. I Riti sono una grande via di conoscenza e di ricerca, strada maestra che porta a vivere la Fratellanza. Per questo devono essere cantieri aperti, laboratori di pensiero e di idee guida verso il futuro. I vincoli che insieme possono e devono costruire, sono radici di appartenenza ma anche racconti di storie e identità, esempi di vita. Parlano di uomini che hanno lottato per la verità e la giustizia, indicando terreni di possibilità sul contemporaneo. Nel Manoscritto Sloane si legge: “Quante luci ci sono nelle vostre Logge? Tre.
Il Sole, il Maestro e la Squadra”. Di che cosa è fatta la chiave della vostre Logge?
“Né di legno né di pietra, né di ferro né d’acciaio: è la parola ben detta al Fratello”. Perciò “ciò che il Maestro ottiene la mattina, i sorveglianti raccolgano il pomeriggio”. C’è un’unica verità da cogliere: essere Costruttori.
Un viaggio verso quell’acacia conosciuta dai Maestri che vivono il segreto della pietra. Perché acacia in greco significa senza bruttezza e senza male. E’ questo il nostro sogno: contribuire a costruire un mondo meno violento e più tollerante, dove il confine non sia limite ma luogo di confronto, uno spazio dove la scoperta dell’errore sia una conquista e mai una sconfitta. E’ questa la differenza dell’Iniziato e la storia che vogliamo scrivere, mettendoci cuore e ragione.
Occorre non fermarsi e rendere concreta una visione del mondo. La mia grande speranza è quella di costruire insieme a tutti i Fratelli un legame forte tra tutte le Logge all’Obbedienza, un vissuto fatto di verità umana e sapienza, che dia agli uomini del dubbio l’opportunità di vivere i valori della Libera muratoria con la libertà che abita il nostro cuore, offrendo a tutti strumenti per confrontarsi, crescere e lavorare per il bene personale e comunitario.
Essere Liberi Muratori oggi significa cogliere le connessioni tra i fenomeni, guardare dentro se stessi, lavorare alla propria pietra interiore per poi passare all’azione, dando segno della propria ricerca.
L’esoterismo non coincide con la segretezza ma con la profondità con cui si affrontano i Lavori di Loggia e con la capacità di trasferire i valori maturati, grazie al comune esame dei simboli, in un contributo propositivo e dialogante con la società di cui siamo parte attiva.
I Maestri non si nascondono nell’ombra: la Libera Muratoria, questa nostra Grande Idea, è un’istituzione che educa al dialogo, si interroga sulle sfide aperte e vuol contribuire a costruire un nuovo umanesimo.
Affrontare la scalata che porta alla Luce vuol dire vivere la bellezza e la difficoltà che il cercatore di verità incontrerà nei fuochi accesi del tempo, incrociando storie e culture diverse, per portare sempre e comunque umanità tra le avventure della differenza.
Il mio augurio è che il Rito Simbolico, forte delle sue radici profonde ma anche attuali nelle sue declinazioni storiche, possa essere una chiave per decodificare la complessità del nostro tempo, una pietra forte e viva di quella Porta della Bellezza verso cui camminiamo, nel vento delle nostre lotte e speranze, scegliendo di essere veri.
Varcare la soglia significa aggregarsi ad un mondo nuovo. Facciamolo insieme.