I simboli della Natura… come sempre un occasione per riflettere…
Che incredibile presunzione… che incredibile presunzione pensare che tutto il mondo debba conformarsi al nostro pensiero… che la natura debba essere letta in funzione del nostro pensiero… siamo poco più che una pulce sulla schiena di un cane… in un mondo che viaggia nello spazio ai confini di una galassia… poco più che un granello ai confini di un infinito universo… ed abbiamo la pretesa di interpretare i simboli della natura che pensiamo di vedere…
Ma la natura non ha simboli… neppure uno… ha semplicemente espressioni di quello che è… la natura non è simbolica… come Dio non è religioso… la religione è per gli uomini, non per Dio, semplicemente non ne ha bisogno.
Così la natura non ha bisogno di simboli per esprimersi, ne abbiamo bisogno noi.
Penso alle teorie di Gurdjeff sui pianeti, alle teofanie egizie, a tutti i simbolismi letti, a come in tutti i tempi abbiamo cercato di dare risposte… trovare segni… strade..indicazioni… per affrontare ciò che veramente temiamo… la paura… la paura della paura… il non vedere il punto d’arrivo… il porto…
Allora abbiamo bisogno di simboli… di interpretazioni… di religioni… di filosofie…
Questo è semplicemente umano… NATURALE… ecco… NATURALE… nel momento in cui siamo più indifesi… esposti… quello è il momento in cui siamo più in contatto con la natura… dovremmo essere capaci di vivere in semplice connessione con l’animo della Natura… per quello che semplicemente è e non per ciò che pensiamo che sia…
Il limite è il pensiero… la nostra grande dote… ciò che ci differenzia dagli animali è anche il nostro grande limite.
Pretendiamo di pensare la Natura… invece di viverla
Cosa fare allora… come fare allora…
Ancora ci poniamo domande razionali… che non hanno risposte razionali…
Proviamo a vivere con semplicità facendo nostri gli insegnamenti che ci vengono regalati… e che se vogliamo possiamo chiamare simboli…
Penso all’Acacia… quanto è presente nel nostro simbolismo…
L’acacia è un insegnamento…
La sua ruvidità… il suo profumo… la sua testardaggine… la sua “immarcescibilità…” ne fanno per noi un simbolo… un insegnamento… dobbiamo essere l’acacia… non basta pensare di essere l’acacia…
Penso alla sezione aurea… di come sia presente in tutta la Natura… come ne regoli il disegno… e di come sia presente nella nostra vita anche se non lo notiamo… i biglietti da visita e le carte di credito sono rettangoli aurei… il pentagramma… il pentacolo… il corpo fiammeggiante… la stella… l’uomo vitruviano… la musica… quante parti dei nostri studi portano li…
Ma non è geometria… non è simbolo… è Natura… è il modo più semplice… più armonioso… più NATURALE in cui le cose… le piante… le conchiglie… l’uomo possono crescere…
Quindi?… quindi?…
Cosa e come possiamo fare… dobbiamo continuare a cercare simboli?… a interpretarli? Interiorizzarli?
Si… ma con la chiara coscienza di ciò che sono… semplici espressioni della Natura Vivente.
G. M.
(Collegio Ariminum (RN))