Ogni inizio è facile, ma, in realtà, spesso, diciamo il contrario, che esso risulta difficile, poichè guardiamo in avanti, verso ciò che, forse, viene dopo.
Non è, quindi, l’inizio ad essere difficile, ma l’idea che abbiamo di ciò che seguirà. E’ quindi saggio rimanere all’inizio, al primo passo, al primo tentativo e, in un incontro con una persona, al primo sguardo.
Il passo, il tentativo e lo sguardo successivi sono come una continuazione dell’inizio; possiamo anche considerare ciò un nuovo inizio, ma, anche, qui, senza andare oltre, rimanendo, così, nel presente, nell’attimo, nel nuovo inizio; dopo un certo tempo, ogni inizio sarà facile.
E la fine? La fine completa l’inizio avendo anch’essa un… inizio; dunque non c’è mai una fine, ma, sempre, un nuovo inizio…
Che significato ha questo per la nostra vita? Invece di guardare alla fine, guardiamo all’inizio, vivendolo, da inizio ad inizio, sempre nuovo e facile.
Il Ser. Pres. del R.S.I.
Fr.M.A. Giovanni Cecconi