Il vero lavoro dell’Uomo: l’esorcismo e la sconfitta della morte – Sabato 24 Settembre 2016, ore 10:00

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Convegno
Il vero lavoro dell’Uomo: l’esorcismo e la sconfitta della morte
Sabato 24 settembre 2016 – ore 10,00
Auditorium Marengo Museum Spinetta Marengo – Alessandria

Dal senso della tragedia greca ai nuovi Alchimisti – gli studiosi della fisica quantistica
Ore 10.00-10.30: Benvenuto da Fabrizio Grossi Presidente Centro Studi e Ricerche
Urbano Rattazzi
Ore 10.30-10.45
Presentazione dell’incontro
Roberto Simonini Saggista
Ore 10.50-11.10
La morte paradosso della coscienza
Gian Mario Gelati Medico Saggista
Ore 11.10-11.25
La creazione di valore nel mondo
contemporaneo, gli eroi, la lotta, la
meraviglia e le sfide di oggi
Andrea Tripodi Scrittore
Ore 11.25-11.40
Il “dono” della morte, tra etica e
trascendenza
Luca Carlo Simonini Giornalista Filosofo
Ore 11.45-12.00
La “resurrezione della carne” tra Oriente
ed Occidente
Giovanni Guanti Filosofo, Musicologo e Docente
Universitario
Ore 12.00-12.15
Anche in fisica quantistica nulla si
distrugge: per una nuova escatologia
Roberto Simonini Saggista
Ore 12.30-12.45
Conclusioni e chiusura lavori
Giovanni Cecconi Avvocato Presidente RSI
Il Pittore e pensatore Gianfranco Scassi presenta alcune sue opere sul tema
Intermezzi musicali sul tema a cura del Maestro Umberto Battegazzorre

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Caro Presidente “in pectore” della Loggia Regionale OCCIDENTALIS del RITO SIMBOLICO ITALITANO e carissimo Roberto come sai, motivi familiari mi impediscono di essere presente a questo convegno organizzato dai Voi, Fratelli Simbolici di Alessandria.
L’argomento, all’apparenza, può apparire ” normale “, ma in effetti non lo è; quando si parla della morte è il caso di riflettere.
Così, di prima mattina ho pensato di inviarti questa lettera “immaginaria” scritta ad un mio interlocutore, sempre immaginario, sull’argomento: niente di che, solo alcune riflessioni…

“Caro Roberto,
mi chiedi di parlarti della Morte; che idea !
Ti confesso che se non ci fosse stato questo convegno, ne avrei fatto a meno, poiché non mi piace parlarne, non per timore o per una qualunque forma di pudore, ma, semplicemente, perché essa rientra tra quegli argomenti che, perché pensati e vissuti solo nel proprio cuore e nella propria mente, rappresentano la massima oggettivazione dell’esoterismo.

Non ti sembra così? Diversamente, a chi parleresti della tua morte?
Roberto, c’è una contraddizione in queste cose; non si può chiedere che ci parlino di queste cose che, per quanto ci riguarda, debbono rimanere pudicamente nascoste.

Dunque, di quale morte desideri sentire?

Della morte dei corpi umani? Di quella dei corpi animali o di quella dei corpi vegetali? Della morte dei corpi minerali o di quella dei corpi spirituali?

Se poni un po’ d’attenzione a queste domande, capirai facilmente che questo non è un argomento che si possa trattare con ingenua semplicità.

Tu sai che la concezione che un popolo, un gruppo religioso o un gruppo sociale abbiano su questo tema, li caratterizza in modo profondo e peculiare.

Dimenticavo: forse anche gli animali, che non parlano la lingua umana hanno una loro concezione della morte.

Il desiderio di immortalità o di eternità, poi, genera immediatamente un bisogno: quello di precostituirsi UN ALTRO MONDO, in cui UN’ALTRA VITA si perpetui nella ETERNITA’.
Perché, vedi, la paura della propria fine genera incubi.

Per liberarsi da questa sofferenza dello spirito è necessario esorcizzare questa paura.

Ogni cultura ed ogni popolo, per questo scopo, ricorrono ad una peculiare struttura, più o meno motivata, o, più o meno varia ed articolata.

Inoltre, tu sai che, da solo, il timore di una perdita o di una sofferenza, fisica o spirituale, è uno strumento di immenso potere da parte di chi sia, comunque, dominante o, per la forza culturale o per quella religiosa.

E noi, Massoni, cerchiamo di liberare l’Uomo anche dalla paura della morte.

Roberto, tu non vuoi sentir parlare né della morte, né delle morti.

Temo che per te, questo argomento non abbia alcuna valenza filosofica.

Guarda, che tu la tema per te e per i tuoi cari è questo un fatto molto naturale nell’ambito dei valori della nostra cultura, diciamo, occidentale, europea, cristiana.

Molti affettuosi Fratelli, con l’esposizione delle loro idee e delle loro concezioni, cercando di scavare sempre più profondamente nelle loro anime e nelle loro culture, ci hanno spiritualmente arricchito.

Dalle loro parole è scaturita la loro ansiosa inquietudine e la loro profonda e matura cultura filosofica, letteraria ed artistica.

Allora, di cosa vuoi che ti parli, me lo dici ?

Ebbene, provo a dirlo io: TU VUOI CHE IO TI PARLI DELL’ALDILA’.

No, non mi puoi chiedere questo. Vedi, io riesco a vivere tranquillamente da persona civile ed onesta anche senza l’incubo dell’oltretomba; inoltre non temo la morte e mi sento serenamente preparato a… VIVERLA anche senza la speranza della vita eterna.

Roberto, non ho accumulato ricchezze, che, ora, abbia timore di lasciare agli altri.
Non coltivo rapporti passionali tali da non poter pensare che debba finire; il mio amore ed affetto per i familiari non è configurabile come una catena indissolubile.
Roberto, tu sai che gli innocenti, i saggi e gli spiriti evoluti mostrano stupore se si chiede loro della morte. Spesso rispondono con un sorriso.

Robi, tu cerchi delle prove. Ma che siano delle prove capaci di parlare alla tua cultura religiosa, professionale e, soprattutto, scientifica. Quella che per te è la prova inconfutabile ( ma no ! ) è, certamente, quella scientifica.

Almeno così credi…

Ma non sai che un fatto non è scientifico se non è, per definizione, confutabile o superabile con altro esperimento ?

La prova scientifica, inoltre, presenta altri “vantaggi”.

PRIMO: è concessa la parola solo a chi possiede gli opportuni ed ufficiali crismi scientifici. Come vedi, il problema viene tranquillamente spostato dal piano religioso a quello scientifico: alla fine, sono sempre i “clerici” i depositari della VERITA’.

A ben vedere si tratta di un’ altra setta religiosa. Chi ha delle obiezioni è soltanto un eretico e, quindi, deriso ed allontanato.

SECONDO: essa, la prova scientifica è, per definizione, inoppugnabile.

TERZO: le verità, che la prova scientifica ci forniscono, hanno valore assoluto per tutti, per definizione.

Roberto, basta soltanto ciò a chiarire che cosa io pensi sulla questione?

No, non può bastare. Ancora qualche parola.

Che conoscenza e pratica hai tu dei cosiddetti fenomeni occulti o paranormali? E da quanti anni ti interessi di questi problemi? Quali Maestri hai avuto e quali testi criticamente studiato ?

Di queste cose è meglio non parlare, almeno fin che si pretende di trattare scientificamente questi fatti.

“ESISTONO PIU’ COSE IN CIELO E IN TERRA, ORAZIO, DI QUANTE SE NE SOGNANO NELLA VOSTRA FILOSOFIA.”

…” MA QUESTA DIVULGAZIONE DELL’ETERNITA’ NON DEV’ESSERE PER ORECCHI DI CARNE E SANGUE”,

declama la grande anima del Poeta. (Amleto, atto I sc.V)

Con il fraterno affetto di sempre, tuo Giovanni”

Un caro saluto a tutti Voi, augurando buon lavoro.

Il Serenissimo Presidente del Rito Simbolico Italiano

Fr. Maestro Architetto Giovanni Cecconi