Tutti noi abbiamo incontrato nella nostra vita persone particolari… che emergevano dal mare opaco della mediocrità.
Ci colpiscono per mille motivi differenti… ognuna con la sua particolarità… a volte l’intonazione della voce… a volte il modo di muoversi… il phisique du role… o vero e proprio carisma… ognuna con peso e valore differente nella nostra vita… alcune così importanti da essere indissolubilmente legate a noi.
Ma sono sicuro che ognuna di queste, per me è stato così, aveva in comune con le altre una caratteristica.
La capacità di vedere e non solo di guardare.
La capacita di ascoltare e non solo di sentire.
Ognuna di queste persone era generosa, non di una generosità gratuita, non si tratta di beneficenza, e qui potremmo iniziare una lunga discussione tra BENE FACCIO o FACCIO BENE.
Una generosità strumentale, non in senso deteriore ma nel significato di strumento.
Queste persone per loro natura DEVONO essere generose, perché sono pronte a dare per poter ricevere, sono pronte ad ascoltare per poter capire, sono pronte a vedere per poter conoscere.
La loro generosità è profonda.
Si aprono, non in senso figurato, ma in senso letterale… aprono se stessi agli altri e si offrono per poter ricevere dagli altri.
E sono indifesi.
Questa è la parte difficile
Immaginate di aprire il vostro petto e di permettere all’altro di toccare il vostro cuore… la vostra essenza… senza difese… è difficile… è pericoloso… ma è anche l’unico modo per iniziare a conoscere… l’unico modo per condividere.
… Pensate a quante volte abbiamo sentito o detto… ” lo lascio perché non si APRE… ”…” se non ti APRI con me con chi mai puoi farlo?”… beh… questo avrebbe dovuto insegnare, specialmente alle donne, la differenza tra maschio e Uomo.
Maschio = genere sessuale
Uomo = stato spirituale
Se non impariamo a metterci in discussione ed ad aprirci non potremo mai ricevere.
Che banalità…
È ovvio come posso versare dell’acqua in una bottiglia tappata… come posso inserire un regalo in una scatola chiusa… eppure è così che la maggior parte di noi si comporta.
Anche coloro che sinceramente cercano di migliorarsi e apprendere sono chiusi a riccio nel cercare di difendere, dagli altri, il Sapere acquisito… e di accumularne altro… in realtà sono solo casse… contenitori e non contenuto… sono posseduti da ciò che credono di possedere.
Senza difese.
Non esiste altro modo…
Cosa temiamo?
Che possano rubarci il nostro sapere?… e come è possibile? Il sapere concettualmente non si ruba… si moltiplica… un secondo dopo che mi è stato rubato esistono due saperi pressoché identici… non possiamo fare qui una valutazione morale, non è il luogo… ovvio che mi arrabbio se qualcuno si arricchisce rubando le mie idee… ma dal punto di vista del sapere è quanto di meglio può succedere: raddoppia con un costo energetico minimo… e come tutti i virus tende a questo…
Non esiste altro modo…
Cosa temiamo?
Che possa entrare in noi il male? Il dolore?
Se così non fosse come potremmo riconoscere il bene?
CONOSCENZA è la capacità di confrontare e discernere, non esiste conoscenza senza confronto… come possiamo CONOSCERE il fuoco se non ci scottiamo…
CONOSCENZA è la predisposizione a ricevere ed accogliere stimoli ed esperienze esterne da elaborare in un SAPERE personale…
Sapere come SAPER FARE… come sentiero tracciato che CONOSCIAMO per raggiungere lo scopo… L’OPERA da completare.
SAPERE personale che deve essere messo a disposizione degli altri per completare ed alimentare il ciclo infinito…
Degli altri… ma non di tutti indistintamente…
Deve essere messe a disposizione di tutti coloro che sono pronti ad APRIRSI…
Capita raramente che un gruppo di persone con un’Etica ed una Morale simile si incontrino ed inizino a LAVORARE… è un caso fortunato…
In quel caso non è importante cosa fanno o come lo fanno… è fondamentale che LO fanno.
È più che sufficiente che con un comune SENTIRE imparino ad aprirsi gli uni verso gli altri ed a scambiarsi esperienze e vissuto.
Questo è l’inizio del cammino verso la conoscenza e della condivisione del sapere.
Che avverrà in modi estremamente diversi per ognuno di noi, con tempi e livelli differenti ma con un unico risultato.
G. M.